Incominciano a farsi sentire le fatiche dei mercoledì infatti le due squadre, che si erano sfidate solo pochi giorni fa in Coppa Pedrieri, giocano piuttosto male per tutta la partita e a conferma di ciò sono le pochissime azioni da gol, che si contano su una mano. Dopo i primi quindici minuti passati a rimpallarsi, spesso troppo frettolosamente, il pallone è il Fly Sant'Antonio a passare in vantaggio grazie ad un'azione personale sulla fascia destra di Robert Nikolic che prima salta brillantemente il diretto avversario e poi pennella un perfetto cross per la testa di Giorgio Landi il quale si trova nel punto giusto al momento giusto. Si credeva che dopo aver realizzato così presto il vantaggio, sulle ali dell'entusiasmo, gli ospiti riuscissero a chiudere la partita già nel primo tempo e invece la prima frazione di gioco finisce con una sola rete violata. I locali partono male concedendo qualche metro di troppo a Giorgio Landi che non si fa pregare due volte e confeziona un assist al bacio per Gurioli Andrea che però non trova il tempo giusto per impattare vanificando così il doppio vantaggio. Dopo solo 5 minuti in seguito ad un'azione confusa è sempre Landi Giorgio (la sua miglior partita fino ad oggi) a cercare il bersaglio grosso ma il compaesano Irco gli nega la gioia respingendo il suo tiro sui piedi di Di Leo che, a sua volta, non riesce a regalarsi il primo gol con il Fly Sant'Antonio. Il guelfo dopo aver sfiorato il vantaggio al 65' minuto, con la complicità di Enrico Sazzini che nell'intento di respingere un traversone proveniente dalla sinistra rischia l'auto gol svirgolando la palla che esce a fil di palo, lo trova nell'azione successiva grazie all'ennesimo batti ribatti che favorisce il numero 5 il quale con un pregevole tiro infila Larbi Lansari. Il responsabile tecnico Gaetano Sarti le prova tutte e dà il via alla girandola dei cambi, Mattia Ballarini per Di Leo, Nicolò Lenzi per Sazzini Enrico, Tony Spica per Landi Giorgio e Claudio Grifa per Robert Nikolic ma senza ottenere particolar fortuna. La squadra del Santo Patrono è giovane e a tratti inesperta, vero, bisogna però dar merito a questi ragazzi che sono riusciti a portare a casa un punto in un campo comunque ostico dando prova di buona maturità si perché chi troppo vuole nulla stringe. In altre parole se nonostante le diverse occasioni la palla proprio non vuole entrare bisogna fare di necessità virtù accontentandosi di un punto senza andare all'arembaggio rischiando di perdere capra e cavoli. Lo staff del Fly avrà poco tempo per analizzare e correggere gli errori di questa domenica perché mercoledì li aspetta un difficile turno infrasettimanale. Confidando nella volontà dei ragazzi di riconseguire al più presto i tre punti, mantenendo una serietà che ha contraddistinto la stagione fino ad oggi, we can Fly!
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